Whistleblowing

La Direttiva sul Whistleblowing in Italia

a Direttiva europea sul Whistleblowing nasce con l’obiettivo di rafforzare la protezione dei soggetti che segnalano violazioni delle disposizioni normative comunitarie su tutto il territorio dell’Unione e di armonizzare le legislazioni dei 27 Stati membri, con l’introduzione di uno standard minimo, imprescindibile, di tutela dei segnalanti dalle ritorsioni.

La Legge 179/2017

1179/2017
La Legge 179/2017 è la principale normativa che regola il whistleblowing in Italia. Questa legge è stata promulgata con l’obiettivo di promuovere una cultura di segnalazione delle irregolarità all’interno delle organizzazioni, consentendo ai whistleblower di esporre comportamenti illeciti senza paura di ritorsioni. Questo quadro giuridico è fondamentale per garantire la protezione di coloro che denunciano violazioni.
2La protezione del Whistleblower
Una volta effettuata una segnalazione, l’organizzazione è tenuta a indagare sulla questione e, se necessario, adottare misure correttive. Inoltre, la legge vieta specificamente qualsiasi forma di ritorsione contro il whistleblower. Queste protezioni includono il divieto di licenziamento, sanzioni disciplinari o qualsiasi altra azione discriminatoria. La norma prevede diverse forme di protezione per i whistleblower. Queste includono: Anonimato: I whistleblower possono scegliere di rimanere anonimi durante il processo di segnalazione, proteggendo così la loro identità. Protezione Legale: I whistleblower non possono essere perseguitati legalmente per aver fatto una segnalazione in buona fede. Ritorsioni Proibite: L’organizzazione è tenuta a vietare qualsiasi forma di ritorsione contro il whistleblower, come il licenziamento o sanzioni disciplinari. Riservatezza: Le informazioni fornite dai whistleblower devono essere mantenute confidenziali.

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